L’acqua rappresenta un elemento privilegiato all’interno del quale il bambino può vivere un’esperienza di relazione, di piacere, di rilassamento e di emozioni, è un elemento fondamentale per la nostra vita; è’ importante quindi, sviluppare fin da piccoli un buon rapporto di fiducia.
La precocità dell’ingresso in acqua non è legata solo all’assenza di controindicazioni, ma soprattutto al fatto che il bambino può incontrare meno difficoltà non avendo ancora sviluppato ansie o paure.
L’attività in acqua che proponiamo aiuterà i bambini a vincere le proprie paure e a sperimentare, attraverso il gioco, nuove forme di movimento.
La chiave di accesso sarà il GIOCO. L’obiettivo primario non è quello di imparare a nuotare, ma quello di avvicinarsi all’acqua con consapevolezza, autocontrollo, piacere e divertimento; l’obiettivo è STAR BENE IN ACQUA!
L’attività, si trasformerà in una esperienza ludica che andrà a stimolare la crescita, la fiducia in se stessi e l’autostima.
La presenza e la regia di personale specializzato nel settore permetterà al bambino di sentirsi più sicuro nell’affrontare l’esperienza. L’istruttore avrà sostanzialmente il ruolo di osservatore, fornisce stimoli ed analizza le risposte, non dimenticando il fine voluto, insomma una compagna di giochi che predispone situazioni che facilitano e rendono piacevole la scoperta dell’acqua e delle sue sensazioni.
Il clima affettivo, caloroso e rassicurante che si crea durante questo tipo di attività, favorisce lo sviluppo psicologico e la socializzazione del bambino. Scoperte sensoriali, attività motoria, sviluppo psico-affettivo, socializzazione, apertura al simbolismo dell’acqua sono accessibili con l’acqua e nell’acqua. Tutto questo porterà il bambino progressivamente allo “star bene” ed a una autonomia nell’ambiente acquatico.
L’esperienza fatta con il gruppo di coetanei del nido ha una valenza diversa di un corso fatto singolarmente o con un gruppo di bambini sconosciuti. Con i compagni e con le educatrici si parla prima di che cosa si andrà a fare, ci si confronta, ci si sostiene a vicenda, si rielabora successivamente prendendo sempre maggior sicurezza e consapevolezza dell’accaduto; in questo modo si facilita il superamento di eventuali difficoltà che qualche bambino può incontrare nell’approccio con l’acqua contribuendo al consolidamento del gruppo stesso.
Il processo è qualcosa di molto più complesso, una vera e propria educazione motoria globale intesa come strumento per stimolare totalmente la personalità del bambino, con ricadute positive sull’area affettiva, cognitiva e relazionale, oltre naturalmente a quelle specifiche sull’area motoria.
Acquaticità dunque, non avviamento precoce al nuoto, ma insieme di esperienze piacevoli e gioiose finalizzate ad un armonioso sviluppo psicomotorio.